È un’associazione culturale costituita nell’aprile del 1987 che vuol essere un punto di riferimento per tutte le persone che sono interessate a Giovannino Guareschi e alla sua opera. (Stralcio dello Statuto del Club dei Ventitré) Art.4- «L'Associazione è apolitica e apartitica; non persegue scopi ideologici di qualsivoglia natura e si fa garante del pieno e totale rispetto dell'autonomia e libertà di orientamento politico, ideologico e culturale degli associati."» Il Club dei Ventitré conserva l’archivio Guareschi di proprietà di Alberto Guareschi che comprende oltre 200.000 documenti: nel 1992 il Soprintendente Archivistico per L’Emilia-Romagna del Ministero dei beni culturali e ambientali ne ha dichiarato il "notevole interesse storico": "perché il suo corpus complesso e articolato, comprende numerosissimi carteggi di ed allo scrittore, la cui notorietà e le cui vicende politiche ne fanno fonte di primario interesse per la storia politica, sociale e culturale in Italia, dagli anni ’40 alla fine degli anni ’60 di questo secolo. L’importanza dell’archivio crescerà ovviamente col passar del tempo e l’intensificarsi degli studi di Italia Contemporanea". È stata perfezionata una convenzione
con la Soprintendenza per i beni Librari e Documentari dell’Istituto
per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna
per la catalogazione – a sua cura - dell’archivio fotografico di Giovannino
Guareschi (software Sebina Multimedia). Le immagini possono essere visionate nel sito http://www.imago.sebina.it/SebinaOpacIMAGO/Opac. Dalla sua costituzione ad oggi l’archivio Guareschi ha messo a disposizione di studiosi e di studenti la sua documentazione ed è stato l’unico punto operativo. Il 13 dicembre 2021 il Club dei Ventitré ha stipulato una Convenzione con la Regione Emilia-Romagna ed è beneficiaria di un’erogazione complessiva di euro 26.000 per il biennio 2022/2023 ex LR 18/2000. L’attività culturale del Club si svolge su diversi piani e utilizzando diversi veicoli d’informazione: 1) il Centro Studi,
Il Club dei Ventitré dà informazioni attingendole dall'archivio Guareschi nel piccolo Centro studi,
aperto a tutti, nella Sala delle damigiane che prende il nome dal lampadario disegnato da Giovannino, e ne custodisce
la biblioteca alla quale fanno compagnia le opere d'arte del maestro intagliatore Francesco Vitulano, padre della nostra socia Laura (ghirli2000@hotmail.com). Inoltre custodisce la Biblioteca sugli IMI curata con passione da Carlotta. Compila e invia ai soci il quadrimestrale di informazione «Il Fogliaccio» che dà notizia di tutto quanto viene fatto per approfondire e diffondere la conoscenza di Giovannino Guareschi. Mette a disposizione una nuova ed agile versione della mostra itinerante «Tutto il mondo di Guareschi» che ha sostituito la vecchia versione che, dal 1989 al 2024 ha fatto 143 tappe e ne cura un’altra permanente Giovannino, nostro babbo nella sala dei Timoni nella sede qui a Roncole Verdi (PR. Nella stessa sala vengono allestite periodicamente mostre legate a Giovannino Guareschi, alle sue opere e al Mondo piccolo, oltre a mostre “ospiti” estemporanee. Inoltre dispone della sala per conferenze «Franco Tedeschi» .
Ha condotto per ventun anni e fino al 2012 il premio letterario
«Giovannino Guareschi» per un racconto inedito sul tema «Il mondo
piccolo» inteso come piccola realtà locale. Una particolarità: il Club usufruisce di un santo protettore “su misura”, Sant’Antonio Abate che è, scrive su «Libero» Egidio Bandini nella sua rubrica settimanale “Mondo piccolo” «il protettore più gettonato nella Bassa, per la sua vocazione a difendere uomini, animali e prodotti della terra. Giovannino Guareschi conosceva bene le virtù del patrono, ma sapendo che gli sarebbe servito, per le sue imprese, un Sant’Antonio efficace ben oltre la data canonica del 17 gennaio, fece realizzare il murale in ceramica che campeggia sulla parete del cortile a Roncole Verdi dove, accanto al Santo, oltre il porcellino regolamentare e gli animali da cortile, si trovano: un culatello, una forma di parmigiano, una bottiglia di lambrusco e una spiga di grano “Gentilrosso” per il ristorante e la campagna; un pesce che nuota nell’acqua che scorre fra due coppi, per le maestranze impegnate nelle costruzioni e una caffettiera napoletana perché il Santo tutelasse anche il Caffè di Giovannino. Oggi, il ristorante è diventato la sede del Club dei Ventitré, il Caffè Guareschi è attivo e le costruzioni non sono terminate: Sant’Antonio ha ancora il suo bel daffare.» RINNOVO e ISCRIZIONE 2024
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